martedì 19 aprile 2011

Ogni tanto, la primavera ritorna...


I giorni passano,
veloci a volte,
lenti altre

Un tempo si strappava
un foglietto dal calendario
in cui ogni giorno del mese
era scritto in grandi numeri rossi:
un singolo foglietto per ogni giorno.
Tutto l'anno era rappresentato
da un blocco di 365 foglietti
e, guardandone lo spessore che si riduceva,
avevi il senso del tempo trascorso

Da bambino, strapparli
era un privilegio
che mi era riservato
e, in una scatola,
conservavo gelosamente
i giorni trascorsi,
come fossero preziose reliquie

Erano un po' appiccicati l'uno all'altro

Ricordo vividamente che mi costava un po' di fatica
levare il foglietto vecchio
e far venire alla luce quello nuovo:
cercavo di farlo con cura,
perchè non volevo che quei foglietti si strappassero.
Sarebbe stato come distruggere i giorni passati,
profanare quelli futuri:
certo, una cosa non di buon auspicio

In questo, nell'archiviare
il giorno appena trascorso,
procedevo con prudenza
con delicatezza,
benchè volessi bruciare le tappe

Mi chiedevo come sarei stato
nell'allora mitico anno 2000
che mi pareva lontanissimo,
quasi irraggiungibile,
Cosa avrei fatto?
- mi domandavo -
senza poter trovare risposte
e facevo il computo dell'età
che avrei avuto,
impaziente di andare avanti

Quei foglietti strappati,
mi davano il senso del tempo che scorreva,
come le foglie morte d'autunno,
il lento cangiare dei colori,
l'arrivo delle prime pioggie e del freddo
e, ogni tanto,
per noi gente del Sud,
anche l'effimero biancore d'una nevicata
e credevi nella ciclicità, nei ritorni e nei ricorsi

Oggi, invece, non te ne accorgi più

Vai avanti
un giorno appresso
all'altro.

Si consumano, i giorni,
come chicchi di riso
allineati,
che scivolano attraverso il collo
d'una clessidra gigante
ma quelli passati
sono perduti per sempre
non ritorneranno a passare
una seconda volta

Poi, all'improvviso,
vedi che sono arrivati
i primi rondoni ad intrecciare i loro voli,
il glicine è fiorito
e riempie l'aria di inebriante profumo
e altri profumi sontuosi
ti entrano nelle narici
e gli uccelli si accoppiano

E' la primavera che continua ad arrivare,
malgrado tutto
e, ogni tanto, te ne accorgi
e sorridi rinvigorito
davanti alla vita che ritorna
e riempe l'aria che respiri

Palermo, il 19 aprile 2011

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