Un tempo si strappava un foglietto dal calendario in cui ogni giorno del mese era scritto in grandi numeri rossi: un singolo foglietto per ogni giorno. Tutto l'anno era rappresentato da un blocco di 365 foglietti e, guardandone lo spessore che si riduceva, avevi il senso del tempo trascorso
Da bambino, strapparli era un privilegio che mi era riservato e, in una scatola, conservavo gelosamente i giorni trascorsi, come fossero preziose reliquie
Erano un po' appiccicati l'uno all'altro
Ricordo vividamente che mi costava un po' di fatica levare il foglietto vecchio e far venire alla luce quello nuovo: cercavo di farlo con cura, perchè non volevo che quei foglietti si strappassero. Sarebbe stato come distruggere i giorni passati, profanare quelli futuri: certo, una cosa non di buon auspicio
In questo, nell'archiviare il giorno appena trascorso, procedevo con prudenza con delicatezza, benchè volessi bruciare le tappe
Mi chiedevo come sarei stato nell'allora mitico anno 2000 che mi pareva lontanissimo, quasi irraggiungibile, Cosa avrei fatto? - mi domandavo - senza poter trovare risposte e facevo il computo dell'età che avrei avuto, impaziente di andare avanti
Quei foglietti strappati, mi davano il senso del tempo che scorreva, come le foglie morte d'autunno, il lento cangiare dei colori, l'arrivo delle prime pioggie e del freddo e, ogni tanto, per noi gente del Sud, anche l'effimero biancore d'una nevicata e credevi nella ciclicità, nei ritorni e nei ricorsi
Oggi, invece, non te ne accorgi più
Vai avanti un giorno appresso all'altro.
Si consumano, i giorni, come chicchi di riso allineati, che scivolano attraverso il collo d'una clessidra gigante ma quelli passati sono perduti per sempre non ritorneranno a passare una seconda volta
Poi, all'improvviso, vedi che sono arrivati i primi rondoni ad intrecciare i loro voli, il glicine è fiorito e riempie l'aria di inebriante profumo e altri profumi sontuosi ti entrano nelle narici e gli uccelli si accoppiano
E' la primavera che continua ad arrivare, malgrado tutto e, ogni tanto, te ne accorgi e sorridi rinvigorito davanti alla vita che ritorna e riempe l'aria che respiri
Quando uno comincia qualcosa, non è che lo sa esattamente, dove andrà a finire. Comincia per gioco, perchè ne ha voglia, perchè gli sembra che sia la cosa giusta da fare, insomma, senza un motivo particolare - tutte le cose, mi sembra, nella vita cominciano così. Poi di colpo ti guardi attorno e capisci che hai fatto un sacco di strada per arrivare proprio lì, in quel preciso istante a fare quella precisa cosa dalla quale dipende un bel po' della tua vita futura. (Simona Vinci)
Pavoni camminavano/ sotto gli alberi della notte/nella luce perduta/ della luna/ quando uscii fuori/ in cerca d'amore/ quella notte// Un colombo pigolava in colombaia// Una campana suonò due volte/ una per la nascita/ e una per la morte/ dell'amore/ quella notte (Lawrence Ferlinghetti) La sofferenza è la pietra molare su cui affilare la propria identità(Valerio Magrelli)
Sono medico, con specializzazione in Psichiatria nel cui ambito mi sono orientato soprattutto alla pratica della psicoterapia. Dal 2006, sono anche giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei giornalisti della Sicilia.
Ho praticato numerosi sport tra i quali il canottaggio e la canoa agonistici.
Dal 1988, ho cominciato a praticare la corsa amatoriale sulle lunghe distanze: dopo il mio "battesimo" di corsa con la "classica" e mitica Maratona di New York nel 1988, ho partecipato, concludendole, a più di 200 gare tra maratone ed ultramaratone. Sono figlio del giornalista siciliano Francesco Crispi, prematuramente scomparso nella sciagura aerea di Punta Raisi, e nel blog che ho appena avviato "Francesco Crispi. Chi era" intendo riversare tutte le conoscenze e i materiali documentari relativi a mio padre e alle sue opere che, purtroppo, allo stato attuale, non hanno mai avuto nella rete, sinora, alcuna visibilità.
Per contatti e per l'invio di materiali aneddotici e documenti pertinenti riguardanti mio padre e le sue attività giornalistiche,
il mio indirizzo mail è il seguente: maurizio.crispi@gmail.com
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